Il sì all'altare |
Il Sì all'altare Per la celebrazione del rito religioso è richiesta una nutrita documentazione da consegnare al parroco della chiesa dove si celebrerà il matrimonio: Certificato di Battesimo - va richiesto al parroco della parrocchia in cui è avvenuto. Certificato di Cresima - non necessario se il registro parrocchiale avesse annotato sul certificato di Battesimo anche la data della Cresima. Certificato di Stato Libero Ecclesiastico - deve essere presentato se uno degli sposi, o entrambi, ha vissuto per almeno dodici mesi dopo il compimento dei 16 anni in una Diocesi diversa da quella dell'attuale domicilio. Con questo documento si attesta che il richiedente non ha contratto matrimonio religioso nel periodo in cui era fuori dalla Diocesi. Può essere sostituito da un giuramento suppletorio da rendere di fronte al parroco. Attestato di frequenza ai corsi preparatori al matrimonio - la Chiesa chiede ai fidanzati di partecipare a un corso in parrocchia. Pubblicazioni religiose - dopo che il parroco ha valutato le motivazioni degli sposi e questi ultimi hanno raccolto tutti i documenti, le pubblicazioni vengono affisse per otto giorni presso le parrocchie dei due sposi e, se diversa, presso quella cui la coppia intende sposarsi. Certificato di avvenuta pubblicazione - insieme a quello delle pubblicazioni civili consente di fissare la data del matrimonio. Stato dei documenti - è un modulo che il parroco rilascia alla coppia che vuole sposarsi in una chiesa differente; andrà consegnato al parroco della sede prescelta insieme al Certificato Civile di avvenute pubblicazioni.
sposi non è di religione cattolica, o se vi sono tra toro legami di parentela. Tutti i 12 mesi dell'anno vanno bene per pronunciare il fatidico "sì". I mesi tradizionalmente più richiesti sono comunque quelli da maggio a settembre. Per il giorno si tende a scegliere il sabato per la comodità degli invitati, ma se si prevede una cerimonia alla presenza di pochi intimi si potrà optare per un giorno infrasettimanale. Per la scelta dell'ora tutto dipende dal tipo di festeggiamenti che si intende organizzare dopo la cerimonia: 9/10 - seguirà un breakfast o un brunch; tutto dovrà essere finito per l'ora di pranzo. 11/12 -l'ora classica per i matrimoni cittadini; dopo la cerimonia si ricevono gli invitati a pranzo. 14/16 - poco usuale ma molto elegante; gli invitati verranno poi intrattenuti con un breve rinfresco in piedi, che terminerà verso le 19, oppure che sarà completato da una festa da ballo. 18.30/21 - più frequente ovviamente d'estate e alle latitudini più calde; segue un cocktail, oppure una cena o un rinfresco, da terminare comunque entro la mezzanotte.
Una volta individuato il luogo di culto destinato ad ospitare la cerimonia è bene verificare la sua capienza, in tal modo si avrà un' idea di quante persone si potranno invitare. Nel giorno fatidico la Chiesa dovrà essere addobbata e ornata di fiori: questo compito sarebbe meglio lasciarlo a un professionista, in modo da creare l'atmosfera giusta in sintonia sia con i desideri degli sposi che con la tradizione e l'architettura del luogo. Certamente non mancheranno un cesto di fiori sull'altare, una composizione più grande ai piedi e altre più piccole sulla balaustra che separa il parroco dagli sposi e dagli invitati.
L'arrivo della sposa in chiesa, l'offertorio, lo scambio degli anelli e l'uscita del corteo dalla chiesa sono momenti che devono essere assolutamente sottolineati dalla musica. MARCE NUZIALI: (all'ingesso) Richard Wagner (1813-1883) INNO NUZIALE da "Lohengrin" (all'uscita) Felix Mendelssohn (1809I 1847) MARCIA NUZIALE da Il sogno di una notte di mezza estate"
Ha inizio dopo che la sposa e il padre saranno giunti all'altare, dove li attende il futuro sposo. Il padre di lei affida idealmente la figlia allo sposo stringendogli la mano e andando a sedersi. Allo scambio dei consensi sarà la sposa a porgere la mano per prima. Tenninata la cerimonia vera e propria, gli sposi dovranno firmare i registri.
Ad attendere gli sposi ci sarà il tradizionale lancio del riso. Il corteo d'uscita sarà composto come quello d'entrata, con l'unica eccezione che ora sarà il neo marito a porgere alla sposa il braccio destro per percorrere la navata. |