La tavola e il menù |
La tavola e il menù Pima di tutto la location. Si può optare per il castello, la villa d'epoca, il grande albergo, il ristorante, la propria casa di campagna... C'è chi sogna un pranzo di nozze sulla spiaggia, sotto tende tipo sceicco, o un pic-nic alla monet, tipo "Le dejeuner sur l'herbe", ma di lusso, per il qualesi può contattare il Banqueting Studio. Tutto è possibile. Basta affidarsi ad un esperto banqueting designer, perché la riuscita di un ricevimento non è solo "questione di soldi".
Tra i banchetti passati alla storia spicca senza dubbio quello per le nozze di Maria de' Medici con il re di Francia Enrico IV. Per quattro mesi l'architetto Buontalenti lavorò all'apparato scenico, mentre il menù di 24 piatti freddi e 30 caldi fu opera di Giovanni del Maestro. Comprendeva castelli fatti di salame, crostate di cervella, porchette ripiene... torete "addiacciate di zucchero", lattemiele, pasticcetti... ma la sorpresa più grande per la sposa fu "l'apparizione", tra le fontane zampillanti liquori, giochi di specchi e tavole semoventi, di Enrico IV, lo sposo assente perchè il matrimonio veniva celebrato per procura. Il re, a cavallo, che comparve davanti alla sposa, sollevato mediante un marchingegno, da pavimento, era una statua di zucchero, somigliantissima all'originale.
Quando gli invitati e gli sposi faranno il loro ingresso nel salone del ricevimento, tutto dovrà già essere a posto. Su ogni tavolo gli ospiti troveranno un segnaposto personalizzato. Saranno comunque stilate delle liste con l'elenco degli invitati e i loro posti a sedere.
Lo stile dell'addobbo floreale della sala dovrà tener conto degli addobbi realizzati per la chiesa e il tavolo degli sposi dovrà presentare una composizione simile al bouquet della sposa.
Quando i futuri sposi scelgono il locale dove tenere il banchetto è bene che si mettano d'accordo con i proprietari sui tempi e sulle modalità del servizio, oltre che sul menù. Professionalità e rapidità sono le regole da servire per un servizio ben fatto: tra le portate gli ospiti non devono essere costretti ad aspettare troppo tempo e l'intero banchetto deve avere una durata determinata dagli accordi presi precedentemente.
Innanzitutto si può prevedere, durante tutta la durata del pranzo, un accompagnamento musicale di sotto fondo, preferibilmente dal vivo. Il volume della musica deve però restare basso e non deve coprire le voci dei presenti. Il ritmo delle canzoni è bene che sia soft e non ossessivo. Durante il banchetto, tra una portata e l'altra, gli sposi, ma anche la madre della sposa, che riveste il compito di padrona di casa, si avvicineranno ai tavoli dei vari ospiti per intrattenersi un po' con loro.
Volendo, quale gesto di cortesia nei confronti dei propri invitati, si può cercare di andare incontro a tutti i gusti, preferenze e necessità alimentari in modo da accontentare la totalità dei commensali. È importante prevedere anche un menu a parte preparato per i bambini. Accanto ad ogni posto si potrà far trovare a tutti gli invitati la carta delle portate.
Segue il taglio della torta ed è formulato sotto forma di augurio per i novelli sposi. Attenzione: è meglio evitare i discorsi e se espressamente richiesti, che siano brevi.Il vino prescelto per il brindisi deve essere servito in calici di cristallo.
Alla fine del pranzo di nozze, gli sposi hanno un ultimo compito al quale adempiere; salutare gli invitati ai quali saranno distribuiti i confetti, sempre in numero dispari e rigorosamente bianchi e alla mandorla. A questo punto anche gli sposi possono lasciare il locale e recarsi, con la stessa automobile usata dalla sposa prima della cerimonia e da entrambi dopo la celebrazione, verso l'aeroporto per la luna di miele, oppure verso la loro nuova casa, dove inizieranno la loro nuova vita coniugale. |