I fiori da scegliere |
I fiori da scegliere Vuole la tradizione che il bouquet sia l'ultimo omaggio da fidanzati che il futuro sposo fa alla sua promessa, chiudendo così il ciclo del corteggiamento.
Lo sposo dovrà ordinare il bouquet, con un discreto anticipo, al miglior fiorista della città, assicurandosi che il suo omaggio venga recapitato puntualmente a casa della futura sposa la mattina delle nozze. La consegna può essere effettuata dallo sposo stesso, in questo caso il bouquet verrà dato a un parente (MAI alla sposa), oppure direttamente dal fiorista. Inoltre lo sposo si ricordi di far giungere, nel giorno della cerimonia, un fiore bianco anche ai testimoni.
I fiori d'arancio sono perfetti per chi volesse rispettare la tradizione, ma è bene ricordarsi che questi fiori fioriscono una sola volta all'anno, tra marzo e aprile. Se la cerimonia non rientra in questi mesi si possono utilizzare i fiori di limone, di pesco e di ciliegio, le rose, camelie, gelsomini, tulipani, mughetti o fresie.
n Italia questa tradizione giunse il VII e IX secolo durante l'invasione dei Mori. Qui, però, il valore simbolico del bouquet cambia, cominciando a rappresentare l'innocenza e la purezza della futura sposa. In Egitto la sposa veniva ornata con fiori profumati, ma il motivo era più... pratico: si credeva che servisse a stordire e allontanare gli spiriti maligni che, gelosi avrebbero potuto turbare il matrimonio. I fiori della sposa romana Oggi, fedele al detto "paese che vai, usanza che trovi", anche il bouquet si è adeguato alle tradizioni locali: in Provenza si usa confezionare il bouquet con fiori di campo essiccati; nei paesi di lingua tedesca fiore delle spose è invece il mirto, preso in prestito dalla tradizione dell'antica Grecia, dove questo fiore era stato considerato sacro alla dea Afrodite; Negli Stati Uniti infine, è tradizione che il mazzo di fiori della sposa venga accompagnato da un'altro identico bouquet fatto di seta. Ovunque, però, l'omaggio floreale è rimasto intatto nel corso dei secoli. |